Buongiorno a tutti carissimi !!! Oggi un post un po’ diverso dal solito, chi mi segue nei social gia’ dalla quantita’ dei miei post lo avra’ capito, questa settimana e’ dedicata ad una sfida in cucina !!! Si tratta di “Saranno Famosi” nata dalla partnership tra iFood, Inalpi, Festa della Rete e Altissimo Ceto la sfida vedrà coinvolti 20 Sous Chef italiani e 20 squadre di food blogger. Ogni squadra, composta da 5 blogger e capeggiata da 1 Sous Chef, sfiderà le altre a colpi di ricette, condivisioni, video, immagini, curiosità e molto altro. Gia’ dal 29 Giugno ogni settimana scendono in campo 5 Sous Chef e le rispettive squadre di food blogger. Ogni squadra presenterà al web la miglior ricetta del proprio sous chef. Al termine della settimana, passerà il turno il Sous Chef la cui ricetta avrà ottenuto più condivisioni in tutta la rete, fino ad arrivare alla finale che si terra’ alla Festa della Rete a Rimini!!! Questa settimana tocca a me assieme alle mie amiche blogger Simona del blog Biancavaniglia rossacannella , Aurelie del blog L’ atelier du fantastique , Tiziana del blog A tavola siculamente e Valentina del blog Il peperoncino verde , noi tutte facciamo parte della squadra che sostiene il sous chef Claudio Francesco Catino del ristorante Berton di Milano, giovanissimo gia’ vanta un curriculum di tutto rispetto, dopo aver frequentato la scuola professionale alberghiera decide di fare esperienza prima in Francia, presso L’Atelier de Jean-Luc Rabanel ad Arles e successivamente nelle cucine di Paolo Lopriore e Pietro Leemann, approdando poi nel ristorante Berton di Milano. Coinvolgo anche voi nel gioco chiedendovi di condividere la sua ricetta cliccando sul link http://www.ifood.it/chef/claudio-francesco-catino e premendo sui vari bottoni social. Oggi lo conosciamo con un ‘ intervista un po’ particolare, in stile Iene un’ intervista doppia tra me e Claudio Francesco
1-Nome?: C: Claudio Francesco Catino – V: Veronica
2-Età? C: 31 anni– V: 40 anni
3-Luogo di provenienza? C: Bisceglie –V: Siracusa
4-Qual è il tuo piatto preferito? C: Parmigiana di melanzane-V: Involtini di carne al vino
5-Dolce o salato? C: Dolce e salato-V: Salato
6-Se tu fossi una spezia che spezia saresti? Vaniglia- V: cumino (lo metto ovunque 🙂
7-Quando hai capito che la tua passione è la cucina? C: Da piccolino, quando restavo a casa la domenica e aiutavo mia madre a cuocere il pranzo per tutta la famiglia mentre gli altri ragazzini giocavano a calcetto
V: Ho sempre visto sin da piccola la mia famiglia dedicarsi alla cucina con tanta passione ed amore e non appena mi sono sposata la passione per la cucina e’ venuta di conseguenza.
8- Perche’ hai deciso di intraprendere questo tipo di lavoro? C: Perché è la mia passione
8- Perche’ hai deciso di aprire un blog di cucina? V: Per condividere la mia passione con altre persone e per creare un ricettario virtuale da usare all’ occorrenza.
9-Come definiresti il tuo modo di cucinare ? C: Fresco, giovane e mediterraneo – V: facile, veloce e con un tocco di originalita’
10- A chi o a cosa ti ispiri quando crei i tuoi piatti ? C: Al mare, alla mia regione -V: Alla mia Sicilia e alla mia famiglia e poi ai sogni che faccio di notte ^_^
11-Qual è il tuo cavallo di battaglia ai fornelli? C: La parmigiana di melanzane -V: il pollo al limone
12-Nei suoi piatti quanto c’e’ della sua cultura, della sua terra e dei suoi ricordi ? C: Moltissimo, sono la base di partenza per ogni idea V: C’e l’ inizio di ogni idea che metto in pratica in cucina.
13-Perchè ha deciso di partecipare a questa sfida? C: Le sfide sono utili per confrontarsi con altra gente, vedere il loro modo di pensare ad un piatto, apprendere una nuova tecnica o abbinamento. E perché no far nuove conoscenze V: Perche’ le sfide sono il mio pane quotidiano 😉
Ed ora lascio la parola a Claudio Francesco che attraverso 5 domande ci parla della sua vita professionale e del suo piatto in gara.
1-L’esperienza vissuta in Francia, nelle cucine di “L’Atelier de Jean-Luc Rabanel” ad Arles, cosa ti ha lasciato? Jean Luc Rabanel è stato il primo chef BIO. Con lui ogni settimana andavamo a fare spesa direttamente dai produttori di verdure. Un esperienza fantastica.
2- Paolo Lopriore, chef dall’animo coraggioso per la sua cucina originale e curiosa, è stato uno dei suoi maestri. Cosa ama di lui e cosa ha appreso lavorando al suo fianco? Per molto tempo ho amato di lui il suo coraggio nel presentare piatti dal gusto intenso, abbinamenti impensabili. Poi riflettendo ho capito che il nostro sforzo è ripagato solo dalla soddisfazione del cliente, dal suo ritorno. Con la cucina di Lopriore questo spesso non è stato corrisposto.
3- Pietro Leemann, altro suo maestro, afferma che, nel 1984, dopo una grandiosa esperienza presso il “Girardet”, quello che lui considera uno dei migliori ristoranti dopo il Joia, si prese 3 mesi sabbatici per: riposarsi, mettere a fuoco quanto acquistato e studiare. A lei è mai capitato di sentire l’esigenza di staccare la presa per raccogliere le energie e ritornare ai fornelli ancor più preparato e pieno di idee?Come ogni lavoro, si ha bisogno di staccare la spina e ripartire più carichi. a me basta solo un giorno di relax, poi devo subito tornare a vestire la divisa da cuoco.
4-Oggi lavora per il ristorante di Andrea Berton, nel sito di quest’eccellenza italiana, ho letto la seguente frase “Ogni giorno passavo davanti al cantiere di Porta Nuova Varesine e pensavo: il mio ristorante nascerà li”. Le è mai capitato di pensare “un giorno aprirò qui il mio ristorante”? E se si, tornerebbe in Puglia o resterebbe a Milano? A Milano mi trovo benissimo. Sono qui da 7 anni ormai. Mi piace la mentalità di questa città, l’organizzazione per far si che tutto funzioni, la mole di lavoro, il tran tram quotidiano. Della Puglia adoro soprattutto la materia prima, il clima e il mare. Tutto ciò a Milano non c’è. Se un giorno dovessi aprire il mio ristorante allora dovrebbe essere a metà tra Milano e la Puglia, quindi tagliando la testa al toro sceglierei New York.
5-Parlaci brevemente del tuo piatto: perchè hai scelto proprio il rognone di vitello e perchè pensi che l’abbinamento con la riduzione di vino e frutti rossi accompagnata da insalata di campo sia l’abbinamento perfetto?Ho scelto il rognone perché ha bisogno di grasso per rimanere morbido. Quindi quale abbinamento migliore per il burro Inalpi. Il grasso ha bisogno di acidità ( riduzione di vino e frutti rossi ) e freschezza ( insalatina di campo ). Unica sfida personale è stata quella di eliminare l’olio extravergine di oliva e inserire il burro in una portata.
Ed eccolo il suo splendido piatto: Rognone, insalatina di campo, riduzione di vino, frutti rossi e crema di burro di panna fresca Inalpi, la ricetta la trovate QUI
Allora giocate carissimi Votate Catinoooooo !!!!
Audrey says
Ciao Veronica, non sapevo di questa tua passione per il cumino, piace molto anche a me. Una presentazione eccezionale e dettagliata la tua. sono sicura che i tuoi lettori ci regaleranno delle condivisioni per farci passare il turno…
Forza squadra e forza Catino 😉
Veronica dolciarmonie says
Grazie cara. W squadra 12 e w Catinoooo !!! <3
speedy70 says
Bellissimo post cara Veronica, quanto m piace leggerti e conoscerti meglio! In bocca al lupo, bacioni!!!!!
Veronica dolciarmonie says
Grazie cara un abbraccio